Dal 15 novembre a palazzo Fulcis sarà possibile visitare la mostra “Il filo rosso tra Arrigo e Lenor – Arrigo Boito ed Eleonora Duse”, fortemente voluta dal Presidente del Circolo Cultura e Stampa Bellunese, Luigino Boito, per continuare a valorizzare i talenti del nostro territorio.
La mostra, incentrata sulla storia d’amore e sulla profonda intesa intellettuale e artistica dei due personaggi, ne racconta i risvolti più intimi e segreti, grazie alla disponibilità di Fausta Bressani, Responsabile della Direzione Beni, Attività culturali e Sport della Regione del Veneto, che ha creduto nell’intero progetto dedicato a Boito e Duse e di Maria Ida Biggi, Direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, che ha messo a disposizione, oltre che una parte del carteggio epistolare, un’interessante documentazione fotografica dell’epoca.
Un patrimonio culturale unico, conservato a Venezia, negli archivi della Fondazione Cini, che ospita la collezione più completa di documenti sulla vita e l’arte della grande attrice, “scoperto” nel centenario della sua nascita e rivelatosi tanto intrigante da aver permesso di inserire questa mostra tra gli eventi di rilievo della Regione Veneto del 2024. A crederci anche la Provincia e il Comune di Belluno e il Comune di Ponte nelle Alpi dove, nella frazione di Polpet, in una modesta casa, destinata tra breve a diventare Museo, ha visto i natali Silvestro Boito, padre dei fratelli Camillo e Arrigo. In primis, però, a sostenere il progetto è stato Mario Pozza, Presidente della Camera di commercio Treviso-Belluno.
La mostra svela lati segreti del carattere dei due protagonisti, ricostruisce le fasi alterne del loro singolare legame, li presenta nella loro dimensione pubblica, l’uno, intellettuale impegnato e artista tormentato, l’altra, straordinaria interprete sulle scene teatrali di tutto il mondo.
“Ma c’è anche qualcosa in più – ha spiegato il Presidente del Circolo, Luigino Boito – un valore aggiunto alla valenza della mostra: infatti, la circostanza che Silvestro, discreto pittore e uomo curioso del mondo, sia nato qui, e Arrigo sia stato prima esponente della Scapigliatura lombarda, poi musicista e librettista apprezzato da Verdi, ha consentito al Circolo di continuare la sua opera di valorizzazione di quei personaggi locali che, grazie al loro talento, hanno saputo integrarsi in realtà diverse, partecipare con autorevolezza al dibattito culturale del tempo, fornire apporti e soluzioni originali e significative negli ambiti più diversi”.
La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2025 nei seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì 9.30-12.30 / 15.30-18.30 – giovedì 9.30-12.30 – sabato, domenica 10.00-18.30.