SEI MALGHE CHE HANNO L’OBIETTIVO DI SALVAGUARDARE LA SPECIFICITÀ E LA PROTEZIONE DEL TERRITORIO

Capofila di progetto: Provincia di Belluno
Partner cofinanziatore: Veneto Agricoltura
Partner scientifici: il Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animale e Ambiente dell’Università degli Studi di Padova e l’istituto Agrario “Della Lucia” di Feltre
Partner sostenitori: Lattebusche, le Regole di Monte Salatis, di Casada, di Ampezzo, il Consorzio Val Visdende, il Comune di Livinallongo del Col di Lana) e le malghe Col Toront (Nevegal), Casera Pal (Alpago), Fòses (Cortina D’Ampezzo) e Cherz (Livinallongo), Chivion e Malga Dignas (Val Visdende).
Service di progetto: Circolo Cultura e Stampa Bellunese
Il progetto che prevede interventi di protezione e valorizzazione dei territori pascolivi che va a soddisfare diversi bisogni ultimi espressi dal territorio in chiave ecologica con la rigenerazione di specifiche biodiversità vegetali, economica con il sostegno alle produzioni zootecniche e casearie, paesaggistica con attenzione all’eterogeneità del mosaico territoriale creato con il mantenimento dei prati e pascoli e turistica con la valorizzazione del portato storico-sociale delle località interessate.
Dove si svolgono gli interventi?
- Malga Antola
Comune di Santo Stefano di Cadore - Malga Casera Pal
Comune di Chies d’Alpago - Malga Cherz
Comune di Livinallongo del Col di Lana - Malga Col Toront
Comune di Belluno - Malga Dignas
Comune di San Pietro di Cadore - Malga Foses
Comune di Cortina
Cosa si propone?
- Valutazione dei biotopi di flora che andranno protetti;
- Azioni di sfalcio ed estirpazione radicale delle piante infestanti per il pascolo, compresi
infestanti erbacee, rododendro e rosa canina, congiuntamente all’allontanamento dall’area
della biomassa sfalciata; - Eliminazione dei soggetti arborei/arbustivi in ricolonizzazione della superficie pascoliva;
- Ripristino del pascolo in un’area dove il bosco si è espanso senza gestione, occupando gli spazi
operativi della malga storicamente adibiti a pascolo e in un caso specifico recupero del
pascolo in prossimità della malga attraverso la rimozione delle ceppaie di un’area schiantata
a causa di eventi climatici; - Manutenzione e miglioramento dei percorsi di accesso ai pascoli;
- Adeguamento della cartellonistica adiacente alla malga e realizzazione di aree attrezzate per
il ristoro, la degustazione e l’osservazione del contesto malghivo; - Realizzazione di abbeveratoi naturali per il bestiame formati da pozze, con regimazione delle
acque su alcune aree pascolive, ma anche con l’uso di materiali impermeabilizzanti naturali
così da preservare dal calpestio e dalle deiezioni acide delle greggi; - Valutazione preliminare tecnico-economica sull’adeguamento della malga agli standard
produttivi attuali alla sostenibilità ambientale e al benessere animale.