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IL MURO TRASPARENTE. DELIRIO DI UN TENNISTA SENTIMENTALE

31 May | 9:59

Teatro Nuovo
una coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile di Verona

a cura di Monica Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio

con Paolo Valerio

scena Antonio Panzuto
direttore di scena Paolo De Paolis

progetto fonico Nicola Fasoli
fonica Carlo Turetta, Borut Vidau

disegno luci Marco Spagnolli
luci Davide Comuzzi, Alessandro Macorigh

Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale è uno spettacolo molto particolare: sul palcoscenico c’è solo Max, il protagonista, interpretato da Paolo Valerio. Max affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si misura con la passione del tennis e la passione amorosa. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Emergono emozioni ed ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urli di sfida, quasi disperati, di un uomo alle prese con gerarchie di sentimenti che si travasano l’uno nell’altro. Le soluzioni si fanno problemi, l’agonismo dell’innamoramento trascolora nella rivalità tra solitudine e vita. Avrà il fiato necessario per portare a termine la partita? Max scandisce il suo sfogo palleggiando quasi mille volte… contro il pubblico. Che però osserva protetto da un muro trasparente, un muro di plexiglas.

Ecco l’altro elemento curioso dello spettacolo. Se il dibattito sulla “quarta parete” ha animato una parte importante della storia del teatro, qui la quarta parete è tangibile e, in tempi di pandemia, si ammanta di ulteriori significati: divide e protegge, inquieta e rassicura, stupisce pur essendo stato il “muro” con cui più spesso ci siamo rapportati negli ultimi mesi… Un muro trasparente campeggerà sul boccascena del teatro in occasione di questo anelato ritorno in sala, dopo tanti mesi di sospensione di attività “in presenza”: difenderà dai potenti servizi di Max, ma non dalla corrente di emozioni che finalmente scorreranno fra l’attore e la platea.