Il progetto SaltAR – Salvaguardia del patrimonio culturale nella Regione Alpina – ITAT-11-027, vede come partner di progetto, oltre al Circolo, l’Università di Innsbruck come Lead Partner, la Fondazione Hetitagelab di Bolzano e la Fondazione De Claricini Dornpacher di Moimacco (UD). 

Il progetto è iniziato ufficialmente nel febbraio 2024 e terminerà nel gennaio 2026. Durante i mesi del progetto saranno sviluppati risultati relativi alla ricerca scientifica, storico-artistica e tecnica sul tema dello stucco

I danni agli stucchi che decorano molti degli edifici storici presenti nell’area di progetto e riferibili all’inquinamento ambientale saranno studiati da un punto di vista scientifico, storico artistico e tecnico. I risultati delle indagini saranno quindi valutati in restauri di prova per arrivare, alla fine, a fornire i mezzi per una gestione sostenibile nella conservazione e nel restauro del patrimonio culturale immobile.

Il team transdisciplinare coordinato dall’Università di Innsbruck e formato dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese, dalla Fondazione De Claricini Dornpacher (UD) e dall’Heritagelab di Bolzano, lavorerà insieme, ciascuno portando il proprio contributo, per raggiungere il grande obiettivo di creare una rete di protezione per la salvaguardia di questo immenso patrimonio artistico – architettonico.
Strumenti, studi e paradigmi da mettere a disposizione del settore per affinare la conservazione e il restauro della bellezza conservata in molti edifici antichi di prestigio. 

La base di partenza sono gli studi condotti negli ultimi vent’anni dal Dipartimento di “Scienza dei materiali, analisi dei materiali nel campo dei beni culturali” dell’Università di Innsbruck, relativi alla tipologia di leganti utilizzati in quest’area nella creazione dello stucco, alla loro composizione mineralogica, alle fasi di presa del materiale e alla loro durabilità.
In particolare, è stato approfondito l’utilizzo della dolomia nel territorio alpino e sono state indagate le cause del suo deterioramento. Si è così scoperto come inquinamento ambientale e combinazioni sfortunate con altri materiali siano il motivo principale dei danneggiamenti rilevati negli stucchi antichi realizzati con questa pietra comune, in passato, a tutti e 4 i territori coinvolti nel progetto.

Il progetto è finanziato dal programma Interreg VI-A Italia-Austria 2021-2027 attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) a cui si aggiungono i contributi nazionali pubblici o da fondi propri dei partner.

Il budget di progetto è di € 637.358,85 di cui € 509.887,08 di fondi FESR.

SaltAR

SaltAR ITAT-11-027 ist ein grenzüberschreitendes Forschungsprojekt, das sich mit Stuckdekorationen und Wandmalereien in und an historischen Gebäuden befasst und im Rahmen des Programms „Interreg VI-A Italia-Österreich 2021-2027“ finanziert wird. Es umfasst die Gebiete Nordtirol, Südtirol, Udine und die Provinz Belluno.

Das Projekt begann im Februar 2024, erstreckt sich über einen Zeitraum von zwei Jahren und setzt sich dabei ehrgeizige Ziele.

Die Schadensproblematiken an den Stuckaturen und Wandmalereien, die zahlreiche historische Gebäude und Raumdekorationen im Projektgebiet schmücken, sind oftmals auf Umwelteinflüsse und/oder ungünstige Materialkombinationen zurückzuführen. Im Zuge des Projekts werden Objekte unter naturwissenschaftlichen, kunsthistorischen und werktechnischen Gesichtspunkten untersucht. Die gewonnenen Erkenntnisse werden gebündelt und Ableitungen für die konservatorische und restauratorische Praxis entwickelt. Dazu zählen auch praktische Versuche und Proberestaurierungen direkt an Objekten.

Das von der Universität Innsbruck koordinierte interdisziplinäre Team setzt sich aus dem Circolo Cultura e Stampa Bellunese, der Fondazione De Claricini Dornpacher (UD) und dem Heritagelab Bozen zusammen. Die einzelnen Aufgabenschwerpunkte und Beiträge sollen dazu beitragen, ein „Netzwerk“ zum Schutz des kulturellen Erbes zu entwickeln. Dazu werden Untersuchungen und Empfehlungen zur Verfügung gestellt.

Die vorliegenden Studien der Abteilung „Materialwissenschaft, Materialanalyse im Bereich des kulturellen Erbes“ der Universität Innsbruck aus den letzten zwanzig Jahren bilden den Ausgangspunkt für das aktuelle Forschungsprojekt. Der Schwerpunkt lag dabei auf der Charakterisierung von verwendeten Bindemitteln von historischen Putzen und Mörteln, deren mineralogische Zusammensetzung, dem Abbindeverhalten und der Dauerhaftigkeit.

Insbesondere wurde dabei die historische Verwendung von Dolomit im Alpenraum – insbesondere auch in den Projektgebieten – untersucht und die Ursachen für seinen Verfall erforscht. So konnte festgestellt werden, dass die umwelt- und materialbedingte (z.B. Kombination mit Gips an Stuckaturen) Sulfatbelastung zu einer derHauptschadensursachen zählt.

Das Projekt wird im Rahmen des Programms Interreg VI-A Italien-Österreich 2021-2027 durch den Europäischen Fonds für regionale Entwicklung (EFRE) finanziert, zusätzlich zu den nationalen öffentlichen Beiträgen oder aus Eigenmitteln der Partner.

Das Projektbudget beträgt 637.358,85 €, wovon 509.887,08 € aus EFRE-Mitteln stammen.