

Primo appuntamento con il progetto #scivolare – Storie di scie, fra tradizione e competizione
Si è svolto martedì 9 dicembre alle ore 18.30, presso l’Auditorium Cos.Mo. di Pieve di Cadore, il primo appuntamento del progetto #scivolare – Storie di scie, fra tradizione e competizione.
L’incontro ha offerto al pubblico un viaggio nel cuore dello sci di fondo italiano, attraverso le testimonianze di alcuni dei suoi protagonisti più rappresentativi.
Ospiti della serata sono stati:
Pietro Piller Cottrer
Uno dei fondisti italiani più titolati, nato il 20 dicembre 1974, che ha condiviso ricordi e momenti della sua lunga carriera internazionale. Piller Cottrer ha preso parte a cinque edizioni dei Giochi Olimpici e ha conquistato, tra i vari successi, la medaglia d’oro nella staffetta 4×10 km a Torino 2006, oltre a titoli mondiali e numerosi podi in Coppa del Mondo.
Fulvio Valbusa
Nato nel 1969, è stato per molti anni uno dei punti di riferimento della nazionale italiana di fondo. Durante l’incontro ha ripercorso la sua esperienza agonistica, culminata con l’oro olimpico nella staffetta a Torino 2006 e con l’argento ottenuto nella stessa disciplina ai Giochi di Nagano 1998.
Giuseppe “Sepp” Chenetti
Allenatore storico dello sci di fondo italiano, Chenetti ha raccontato il dietro le quinte degli anni d’oro del movimento azzurro, compreso il ciclo che ha portato ai grandi risultati delle Olimpiadi di Torino. In qualità di tecnico della nazionale, ha guidato molti degli atleti protagonisti di quella storica stagione.

Un ricordo speciale della staffetta di Torino 2006
La serata ha dato spazio anche alla rievocazione della memorabile staffetta 4×10 km olimpica del 2006, quando la squadra azzurra — formata da Valbusa, Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi — conquistò una delle vittorie più iconiche dello sci di fondo italiano.
Organizzazione
L’evento è stato promosso dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese, sostenuto dalla Fondazione Cariverona nell’ambito del Bando Olimpiadi 2026, con la Provincia di Belluno come capofila del progetto.
La realizzazione è avvenuta in collaborazione con il Comune di Pieve di Cadore e con la Magnifica Comunità di Cadore.